Psycho Pathia Sexualis: libertà espressiva o apologia di reato?

Comunicato stampa delle Edizioni Topolin

 

 

Sommario:

1 - La storia
2 - Psycho Pathia Sexualis
3 - Quale libertà di stampa in Italia?
4 - Un appello

 

La storia

La piccola casa editrice milanese Topolin, già nota al pubblico degli addetti ai lavori per aver pubblicato il provocatorio album a fumetti Hitler = SS, capolavoro di Vuillemin e Gourio, è in questi giorni al centro di una bufera legale che rischia di mandare in carcere il direttore responsabile Jorge Vacca.

Nel 1995 Vacca consegna in tipografia le bozze di Psycho Pathia Sexualis, opera a fumetti dello spagnolo Miguel Àngel Martìn. Il tribunale di Cremona, ricevute le copie di rito per il controllo di legge, sequestra la pubblicazione.

Il contenuto dell'opera, dichiara il Pubblico Ministero Antonella Nuovo, è «osceno e raccapricciante», «in quanto in essa la violenza (omicidi, squartamenti, suicidi), rappresentata nelle forme più impressionanti e raccapriccianti, viene esaltata come mezzo per soddisfare le più abnormi perversioni sessuali».

La violenza di Psycho Pathia Sexualis è cruda. Non a caso il sottotitolo recita: "Il fumetto più violento e ripugnante mai disegnato", e la copertina è nera con un visibile bollino giallo che ne vieta la lettura ai minori di diciotto anni. Inoltre, per essere totalmente sicuri della coscienza del possibile lettore di trovarsi di fronte a un tipo di visione veramente "forte", l'album è incellofanato.

 

Psycho Pathia Sexualis

L'autore dell'album, lo spagnolo Miguel Àngel Martìn, è stato premiato come "Autore rivelazione" all'Undicesimo Salone Internazionale del Fumetto di Barcellona. L'esposizione delle tavole originali dell'opera ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura Spagnolo, della Catalonia, del Comune di Barcellona e del quotidiano El Paìs. Il Time considera Martìn uno dei migliori autori d'Europa e Psycho Pathia Sexualis ha ottenuto grandi successi in tutta Europa e Giappone.

Basato su fatti di cronaca, Psycho Pathia Sexualis mostra violenze sessuali su bambini, prostitute, sui maniaci stessi e sui loro apparati sessuali, con dovizia di particolari, ma con una linea essenziale, in bianco e nero, che mette ancor più in evidenza il loro orrore.

 

Quale libertà di stampa in Italia?

In Italia Psycho Pathia Sexualis non ha nemmeno visto la luce delle vetrine dei negozi specializzati. Nessuno sembra aver capito l'importanza di pubblicare un fumetto così violento, nessuno ha preso in considerazione nemmeno per un attimo il disgusto che si prova nel leggere storie realmente accadute, nel rendersi conto con i propri occhi che ciò che oggi va di moda chiamare "serial killer", i più tradizionali maniaci, sono stati in grado di commettere. E tramite un mezzo espressivo che per sua natura, presenta immagini ferme e quindi ancora più forti. Ma qui la violenza non genera violenza, la visione dei fatti genera repulsione, schifo, orridi sentimenti che inducono ad allontanare lo sguardo, e la mente.

E' di pochi giorni fa la notizia dell'accoglimento, da parte del Consiglio di Stato, dell'istanza portata avanti dal gruppo Cecchi Gori per consentire ai minori di diciotto anni la visione del film Pulp Fiction. Per censurare un'opera, afferma il consiglio di Stato, occorre «tener conto del contesto». Se il contesto è artistico, se le immagini sono oscene ma non generano il classico effetto imitativo, e piuttosto provocano disgusto, l'opera potrebbe generare un effetto catartico e la violenza diventerebbe in questo caso costruttiva e non distruttiva.

 

Un appello

Per questi motivi la casa editrice Topolin lancia un appello ai mezzi di comunicazione sociale, siano essi testate giornalistiche o uomini di cultura, per difendere la libertà di stampa e lasciare all'individuo maggiorenne la responsabilità di scelta.